23. Buona la prima

Pubblicato: ottobre 24, 2010 in 23. Buona la prima

-E questa sarebbe la prima cosa che hai trovato in valigia.?-
-praticamente…sì … Dai confessa non lo trovi stupendo?-
E non smetto di fare piroette stlie Cenerentola.
– Non chiederlo a me, non sono un’esperta in fatto di moda. Non sará certo un abito a fare una donna.
– Infatti ci vogliono anche le scarpe. Guarda…-
E alzo l’orlo del vestito per mostrarle i sandali.
Iv mi lancia un’occhiata sarcastica e gira le ruote verso la sala comandi.
– Cambiati e fai in fretta, se vuoi sentire il mio piano, non abbiamo tempo da perdere. Ti aspetto di lá-
Ma io la precedo con passo da sfilata e mi avvio ad aspettarla seduta sull’enorme scrivania.
– Allora? Sono tutta orecchi
Iv mi guarda sorpresa di tanto entusiasmo.
– Ok miss intraprendenza, prima tocca a te.
– Non erano questi i patti
– Non erano questi prima che tu uscissi da quella porta con un vestito da cinquemila dollari, Cara. Ora voglio sapere tutto di te per filo e per segno. Non crederai mica che confiderei i miei segreti ad una perfetta sconosciuta? Andiamo, confessa dove l’hai rubato quel vestito?
– Questa è bella…
– Roberto Cavalli Collezione primavera estate 2011. Vero? Guarda…
Si avvicina alla tastiera e si mette a scrivere veloce, sul grande monitor appaiono due schermate diverse e poi ecco il mio vestito. Lo indossa una ragazza dalla pelle diafana e i capelli castani, eterea come una nuovola. Gli occhi sono intensi e bistrati proprio come piacciono a me. Guarda fissa l’obiettivo con aria di sfida. Cerco di imitare il suo sguardo e fisso Iv.
– Occhio alle cenerentole del nuovo millennio principi azzurri. Vi facciamo un culo così!
Iv sorride come se stesse pensando ad altro, e poi si fa dura:
– Allora, si può sapere dove hai rubato un vestito che non è ancora in vendita?
– Come fai a dire che l’ho rubato? Cosa sai di me?
– Abbastanza per capire che forse sei proprio la persona che mi può aiutare, ma voglio esserne del tutto sicura. Dai racconta
Iv mi fissa seria come se dalla mia risposta dipenda la sua decisione di mettermi a conoscenza del suo piano o sbattermi fuori. Io non so cosa fare. Raccontare la verità o l’ennesima bugia? Vuotare il sacco o giocare con la fantasia? Cosa vorrà lei da me? Nessuno vuole fino in fondo che chi ha davanti sia sincero, vuole piuttosto che corrisponda alle sue aspettative, che sia capace di realizzare i suoi sogni, vuole che l’aiuti nel suo piano. Non so ancora di cosa si tratti, ma la proposta stuzzica la mia fantasia. Come presa da un’ispirazione improvvisa tolgo l’asciugamano dalla testa e mi passo le dita tra i capelli bagnati. Scendo dalla scrivania e mi metto a sedere accanto a lei in una posizione da confessionale. Ecco è arrivato il mio momento, non c’ è tempo per le prove tecniche di trasmissione, siamo in diretta, o la va o la spacca e comunque vada, non sarà possibile girare due volte questa scena.